L'advertising barter, figura di spicco nell'economia moderna

21/04/2016

Advertising barter: che cos'è

L'advertising barter è la figura professionale preposta a fare da intermediario tra agenzie pubblicitarie e aziende. Si occupa, in particolar modo, di trovare sponsor pubblicitari e metterli in contatto diretto con agenzie che vogliano offrire spazi promozionali vuoti. Gli spazi promozionali possono essere spazi web, come ad esempio parti vuote nel testo o nella pagina web che consentano l'inserimento di banner più o meno estesi o spazi fisici. Gli spazi fisici all'interno dei quali è possibile inserire loghi, banner o diciture promozionali sono molteplici: basti pensare agli spazi dedicati agli sponsor all'interno delle locandine atte a promuovere eventi di differente natura o, ad esempio, ai corner fisici promozionali che spesso hanno alle spalle tendoni dedicati all'allestimento pieni zeppi di loghi sponsorizzati. Ovviamente il tutto v iaggia attraverso un dispendio economico, ed il barter è la figura in grado di mettere d'accordo richiedente e offerente. Al giorno d'oggi però non è necessario spendere necessariamente una liquidità per ottenere uno spazio promozionale, perché è sempre più di moda il cambio merce pubblicitario del quale l'advertising barter è il rappresentante. Vediamo di cosa si tratta.

Cambio merce pubblicitario: tra esigenza e tendenza

Il cambio merce pubblicitario permette alle aziende di creare campagne pubblicitarie di ogni tipo senza intaccare le liquidità dell'azienda. Come? Semplicemente attraverso un operazione di baratto della merce in cambio di pubblicità. Il baratto non va visto come un qualcosa di antiquato e obsoleto, anzi. E' la forma più antica di mercato ed è proprio grazie ad esso che sono nate le primissime monete. Il cambio merce pubblicitario va molto di moda ultimamente, ma più che essere una tendenza è ormai divenuto necessità per moltissime aziende. Per abbassare i costi molte aziende sono costrette a sovraprodurre, motivo per il quale spesso i magazzini restano strapieni di eccedenze, che tardano molto poco prima di divenire obsolete. Attraverso il cambio merce e l'attento aiuto del barter, le aziende possono procurarsi pubbli cità praticamente gratis andando ad intaccare non la liquidità ma bensì le riserve di magazzino, che rimarrebbero altrimenti inutilizzate. Il barter dovrà valutare la merce e dovrà poi preoccuparsi di rimetterla sul mercato. Come? Attraverso gli advertising store; dei veri e propri paradisi dello shopping ad accesso limitato che vengono resi disponibili soltanto ai dipendenti di alcune aziende, per lo più quelle che si occupano di pubblicità o marketing e che sono dunque ben consapevoli di quella che è la pratica del cambio merce. All'interno degli adv store è possibile trovare prodotti a prezzi stracciati, spesso con oltre il 50% di sconto rispetto al normale prezzo di listino.

Advertising barter: come riconoscere un barter professionale

Riconoscere un barter professionale da uno inesperto è cosa da poco: ogni barter che si rispetti, in primo luogo, deve ricoprire correttamente il ruolo da intermediario e deve mostrarsi flessibile ma onesto, aperto al confronto e al raggiungimento di un punto d'incontro tra azienda e agenzia, scendendo anche a piccoli compromessi qualora necessario. Dovrà poi essere un esperto di marketing. Ogni campagna pubblicitaria ha infatti un obiettivo principale (rapire una nuova fetta di pubblico, entrare a far parte di un nuovo target, ottenere feedback, far conoscere un nuovo prodotto). Per far sì che l'obiettivo della campagna venga reso possibile, il barter deve essere a conoscenza di quelle che sono le leggi del mercato: quali sono i mezzi migliori per promuovere questa o quella campagna? Quali gli orari o le giornate migliori per mandare in onda uno spot o far uscire una pubblicità cartacea? Si tratta di accorgimenti piccoli ma fondamentali, che soltanto un esperto del settore saprà prendere correttamente. Il barter dovrà poi essere affiancato da un team creativo rispettabile e dovrà mettere a disposizione dell'azienda richiedente un portfolio più o meno vasto di lavori già eseguiti, magari con relativi studi e sondaggi effettuati nel post-campagna per verificare i risultati ottenuti. Dovrà poi essere disponibile e sempre pronto a rispondere ad ogni quesito.

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