Nozze indimenticabili? Occhio al pranzo

23/10/2015

Il giorno delle nozze rappresenta solo la punta di un iceberg organizzativo che vede la realizzazione di un sogno a lungo caldeggiato, per il quale è necessario un consistente budget da dedicare alla cerimonia. Basilare allora progettare attraverso scelte precise il pranzo di matrimonio.

Scelto il ristorante, bisogna concentrarsi sulla selezione di piatti che andranno a comporre il menu. Quest’ultimo dovrà ottenere i requisiti per la riuscita del banchetto. Corretto puntare su poche ma raffinate portate che, esuli da faraonica durata ormai fuori tendenza, si contraddistinguano per eleganza e ingredienti di stagione locali, genuini e di qualità, e che non gravino sul conto finale. Doveroso considerare qualunque allergia o intolleranza possa affliggere più invitati (celiaci, ad esempio), in parallelo a scelte alimentari (vegetariani o vegani).

Si dovrà prevedere una differenziazione non radicale dei piatti accordandosi con lo chef per gustose alternative senza sconvolgere il leit motif del pranzo. Il banchetto va definito con anticipo rispetto all’evento matrimoniale affinchè lo staff possa prepararsi al miglior servizio senza incappare in spiacevoli sorprese, terrore di ogni coppia.

E’ tuttavia con il pranzo di prova – una settimana prima – che il cerchio potrà chiudersi e con esso la definitiva scelta del menu.

Un errore da non commettere è quello di sottovalutare l’importanza del fotografo di nozze: fondamentale scegliere un professionista che non risulti invasivo disturbando gli ospiti durante il pranzo ma punti sulla spontaneità ed all’emozione dello scatto, dedicando inoltre riprese agli allestimenti dell’aperitivo e della torta nuziale, insomma ai particolari più “trendy” del pranzo.

Proprio la torta nuziale si configura come il fiore all’occhiello del ricevimento. La “sposa wedding planner”, incline a seguire il trend delle torte in cake design, opti invece per la cara tradizione dolciaria nostrana, avallata dai gusti dell’italiano tout court, scongiurando una spesa folle. Insomma la pasta di zucchero benchè molto coreografica tende a risultare troppo stucchevole ed edulcorata.

Una degna conclusione? La confettata per i più golosi. Che sia anch’essa di qualità. In commercio è possibile trovare un infinità di gusti ed aromi anche molto insoliti, scatenata la fantasia!

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